
- 26 Maggio 2025
- Matteo Fratarcangeli
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- Comuni
Montedinove (AP) 20 Agosto 2025
ll paese sorge su un colle a 561
m slm tra le valli dell’Aso e del Tesino,alle pendici del Monte Ascensione. Fa parte della’Unione
Montana dei Sibillini. Dall’autostrada A14 si raggiunge con 34 km e con 6 km
dalla Strada statale 433; dista 30 km dalla città di Ascoli Piceno
LA STORIA
Montedinove sorge tra le valli
dell’Aso e del Tesino, sul colle più alto della zona, a soli 3 Km da Montalto.
Scavi archeologici anche recenti hanno portato alla luce nei suoi dintorni
tombe picene con corredi funerari; una parte degli oggetti è stata raccolta
dall’Archeoclub e depositata in Municipio. Secondo alcuni studiosi potrebbe
trattarsi del sito della misteriosa Novana, città romana che Plinio il Vecchio
colloca nel Piceno interno e di cui non è stata ancora trovata l’ubicazione.
Una seconda ipotesi colloca questa città nella zona di Carassai o non lontano
dal santuario di Monterinaldo. Il territorio di Montedinove fa parte della
donazione che il feudatario Longino di Azzone fece nel 1039 all’abate di Farfa,
e furono proprio i Partensi a costruire nel XlI sec, le fortificazioni che oggi
danno al paese una conformazione quasi circolare. La cinta muraria aveva due
porte: la Porta dei Monti, non conservata, e la Porta Marina costituita ormai
dal solo arco di passaggio. Intorno al 1240 il castello assediato tenne testa
per ben due anni all’esercito del re Enzo, figlio di Federico II, guidato da
Rainaldo d’Acquaviva, e per questo sembrò giusto ribattezzarla come Porta della
Vittoria. L’istituzione del comune risale al XIII sec. L’illuminato dominio
farfense esercitò un ruolo positivo nell’economia cittadina, incoraggiandone le
attività, Fiorirono così le Corporazioni di Arti e Mestieri; quella dei sarti
ha lasciato una sua traccia nell’archivolto in cotto di un portale trecentesco
con lo stemma della propria Congregazione. Dopo la soppressione del Presidio
farfense entrò a far parte di quello di Montalto, costituito da Sisto V nel
1586.
GEOGRAFIA FISICA
l paese sorge su un colle a 561 m
slm tra le valli dell’Aso e del Tesino,alle pendici del Monte Ascensione. Fa parte della’Unione
Montana dei Sibillini. Dall’autostrada A14 si raggiunge con 34 km e con 6 km
dalla Strada statale 433; dista 30 km dalla città di Ascoli Piceno
LA STORIA
Montedinove sorge tra le valli
dell’Aso e del Tesino, sul colle più alto della zona, a soli 3 Km da Montalto.
Scavi archeologici anche recenti hanno portato alla luce nei suoi dintorni
tombe picene con corredi funerari; una parte degli oggetti è stata raccolta
dall’Archeoclub e depositata in Municipio. Secondo alcuni studiosi potrebbe
trattarsi del sito della misteriosa Novana, città romana che Plinio il Vecchio
colloca nel Piceno interno e di cui non è stata ancora trovata l’ubicazione.
Una seconda ipotesi colloca questa città nella zona di Carassai o non lontano
dal santuario di Monterinaldo. Il territorio di Montedinove fa parte della
donazione che il feudatario Longino di Azzone fece nel 1039 all’abate di Farfa,
e furono proprio i Partensi a costruire nel XlI sec, le fortificazioni che oggi
danno al paese una conformazione quasi circolare. La cinta muraria aveva due
porte: la Porta dei Monti, non conservata, e la Porta Marina costituita ormai dal
solo arco di passaggio. Intorno al 1240 il castello assediato tenne testa per
ben due anni all’esercito del re Enzo, figlio di Federico II, guidato da
Rainaldo d’Acquaviva, e per questo sembrò giusto ribattezzarla come Porta della
Vittoria. L’istituzione del comune risale al XIII sec. L’illuminato dominio
farfense esercitò un ruolo positivo nell’economia cittadina, incoraggiandone le
attività, Fiorirono così le Corporazioni di Arti e Mestieri; quella dei sarti
ha lasciato una sua traccia nell’archivolto in cotto di un portale trecentesco
con lo stemma della propria Congregazione. Dopo la soppressione del Presidio
farfense entrò a far parte di quello di Montalto, costituito da Sisto V nel
1586.