
- 26 Maggio 2025
- Matteo Fratarcangeli
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- Comuni
Forgaria nel Friuli (UD) 22 Luglio 2025
Abitata anticamente da
popolazioni Celto-Carniche, fu importante incrocio viario tra la pianura padana
e il Norico lungo la valle del torrente Arzino e attraverso la vallata del lago
dei Tre Comuni. Lungo questi antichi percorsi ai Celti seguirono i Romani, i
Longobardi e i Carolingi. L’importanza strategica e commerciale dei luoghi, è
testimoniata dai numerosi castelli costruiti in epoca medioevale su precedenti
analoghe costruzioni difensive e di controllo del territorio. Di alcuni di
questi castelli rimangono notevoli resti; d’origine romana il Castel Raimondo a
Forgaria, oggetto di una qualificata ricerca storica che prevede la
realizzazione di un parco archeologico di riferimento europeo; d’origine
longobarda è il Castello di San Giovanni a Flagogna. Il Parco Culturale di
Castelraimondo riunisce le testimonianze archeologiche e storiche di un
antichissimo passato in una cornice naturale di grande bellezza, offrendole al
pubblico in una agevole passeggiata. Il Zuc ‘Schiaramont (m.441 s.l.m.) domina
un largo tratto del Corso del Tagliamento, da Osoppo fino al mare e dalla
stretta val d’Arzino, che con un più breve e protetto percorso conduce alla
valle del But, alla Carnia ed ai passi alpini. Per la sua posizione elevata e
strategica, la cima intermedia del colle fu sede di un villaggio fortificato in
epoca preromana (IV sec. a.C.) trasformato poi in fortezza dai romani (I sec.
a.C. –V sec.d.C.). Più volte distrutto e ricostruito, nel periodo altomedievale
fu rifugio dai pericoli per le popolazioni della pianura, poi sede stagionale
per i pastori tornando infine all’uso agricolo nel X sec. d.C.
Il ‘900 fino ad oggi
Durante la ritirata di Caporetto
(1917) il Comune fu teatro di diversi episodi, che coinvolsero la popolazione e
l’esercito. Dopo il terremoto (1976), che fu impietoso anche con i cittadini e
le case di Forgaria, è stata ricostruita con tecniche antisismiche; l’
architettura rurale è ben visibile nella zona di Sompcornino e nei piccoli
borghi di Monte Prât, che sono state le meno colpite dal sisma. I principali
riferimenti monumentali sono nelle chiese, oltre ad un interessante rassegna di
ancone e cippi votivi realizzati anticamente lungo le vie di percorrenza che
costellano l’intero territorio Comunale ed è bellissimo scoprirli lungo i
sentieri.