
- 26 Maggio 2025
- Matteo Fratarcangeli
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- Comuni
Casapesenna (CE) 14 Settembre 2025
IL CAMBIAMENTO AMBIENTALE - TEATRO SCUOLA PRIMARIA ORE 19:00
Centro di pianura di fondazione medievale; tra le attività economiche che lo sostengono prevalgono quelle dei settori primario e terziario, anche se è notevolmente aumentato il tasso di attività dell’industria. I casapennesi, che fanno registrare un indice di vecchiaia inferiore alla media, mostrano una chiara tendenza all’accentramento: la comunità, infatti, risiede esclusivamente nel capoluogo comunale; quest’ultimo è interessato da una significativa espansione edilizia, che lo ha reso contiguo ai limitrofi comuni San Cipriano d’Aversa, San Marcellino e Villa di Briano. L’opera dell’uomo ha profondamente inciso sull’aspetto del territorio comunale; di conseguenza il comprensorio casapesennese, ricoperto in origine da una rigogliosa e profumata vegetazione di tipo mediterraneo, è oggi per la maggior parte occupato da una fitta maglia di ordinati riquadri coltivati; il paesaggio agrario è reso particolarmente suggestivo nella bella stagione dai molteplici colori delle fioriture. Menzionata nel 964 d.C. in un documento del principe longobardo Landolfo di Capua, venne inserita in epoca normanna nei domini della contea di Aversa. Verso la fine del XIII secolo, insieme alla vicina Casal di Principe, entrò a far parte dei possedimenti di Giacomo Stendardo, cui era stata concessa da Carlo d’Angiò, e nel Quattrocento passò alla famiglia Origlia di Napoli. In seguito appartenne agli esponenti di diverse illustri casate, quali Roberto Ambrosio di Sanseverino, conte di Caiazzo, e Giacomo Mormile, e successivamente passò ai Bonito; questi ultimi la tennero fino al 1806, anno in cui Giuseppe Bonaparte, re di Napoli, emanò la legge sull’abolizione dei diritti feudali. Dopo aver fatto parte per lungo tempo del comune di San Cipriano d’Aversa, nel 1973 è divenuta autonoma. Il toponimo è un composto di “casa” e di un elemento antroponimico simile al latino PESCENNIUS. Interessante esempio di architettura sacra è la chiesa di Santa Croce, edificata in epoca incerta e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli: all’interno si ammirano un pregevole altare maggiore e alcune belle statue in legno del XVIII e del XIX secolo, raffiguranti Sant’Elena, l’Addolorata, l’Immacolata e Sant’Antonio da Padova. Vale la pena di ricordare anche il tempio della Madonna, un moderno edificio situato nei pressi dell’abitato.