Matteo Fratarcangeli Matteo Fratarcangeli
  • Home
  • Performance
  • Comuni
  • Diario di Viaggio
  • News
  • Performance Passate
  • Foto e Video
  • Contatti
  • 26 Maggio 2025
  • Matteo Fratarcangeli
  • 0 Comments
  • 886 Views
  • 5 Likes
  • Comuni

Bomba (CH) 18 Agosto 2025

Alcuni sostengono che il nome del paese derivIda una voce latina, a sua volta di origine onomatopeica che starebbe a significare ronzio o rombo. Nei pressi di Bomba infatti, in epoca romana, vi si trovava una cascata, che provocava un caratteristico rumore rimbombante nella vallata. Non si sa quale sia stato il nucleo originario di Bomba; probabilmente è stata la posizione a favorire lo sviluppo dell’attuale abitato. Il nome Bomba compare nelle pergamene della Curia Arcivescovile di Chieti che riportavano le tasse pagate dalle chiese e dai “clerici”. Sicuramente la presenza di un primo nucleo abitato risale a un periodo molto precedente, però mancano di questo periodo notizie più ampie perchè i documenti relativi, in possesso dell´Archivio di Stato di Napoli, sono andati distrutti durante la seconda guerra mondiale. Dai Registri della Cancelleria Angioina (raccolta di notizie sul Regno di Napoli iniziata da Carlo d´Angiò), si rileva che nel 1269 Carlo d´Angiò regalò Bomba, insieme a Chieti, Lanciano, Atessa, Paglieta e tanti altri comuni della zona, ad un certo Ranulfo de Courtenay, uno dei nobili che lo avevano aiutato a strappare il Regno delle due Sicilie agli Svevi. Qualche tempo dopo Pietro III d´Aragona, genero di Manfredi, alimentò la ribellione dei siciliani (guerra del Vespro), vinse gli Angioini nella battaglia navale di Napoli (1282) e si fece incoronare re di Palermo. Da allora ci furono due regni: quello di Sicilia sotto gli Aragonesi e quello di Napoli sotto gli Angioini. Le liti tra Angioini e Aragonesi perdurarono per decenni fino a quando nel 1442 i due regni furono riunificati da Alfonso I d´Aragona. Tra i primi provvedimenti presi dal re Alonso ci fu quello dell´istituzione di un´imposta chiamata “focatico” che ciascuna famiglia doveva pagare. Per attuarlo fu necessario censire le famiglie del Regno. A Bomba risultarono esservi 79 “fuochi” pari a circa 400 persone. Nel 1500 il feudo di Bomba contava 121 fuochi (circa 600 persone) ed era tenuto da Giovanni Maria Annecchino. Questi nella contesa ormai secolare tra francesi e spagnoli, aveva parteggiato per il francese Luigi XII contro Ferdinando il Cattolico. Per questo suo schieramento fu punito con la privazione de “Il castello di meza Bomba” che fu assegnato al capitano spagnolo don Diego Sarmiento. Nella pace del 1505 tra i due contendenti, Ferdinando il Cattolico e Luigi XII, quest’ultimo volle garantiti tutti i diritti dei baroni napoletani che avevano appoggiato i francesi da Carlo VIII in poi, libertà per i nobili prigionieri, reintegro nei possessi perduti da parte di tutti i feudatari, ecc. Non fu, però, possibile attuare l’accordo. Infatti, come era accaduto per Bomba, gli spagnoli avevano già ricompensato gli uomini a loro fedeli, e questi non volevano restituire i premi avuti senza ottenere qualcos’altro in cambio. Dal canto suo Luigi XII non era in grado di far rispettare l’accordo. E così le cose rimasero come stavano fino a quando il successore di Ferdinando il Cattolico, Carlo V, decise di amnistiare quei feudatari che avevano appoggiato i francesi restando nei loro feudi e di punire coloro che erano stati ugualmente al loro fianco mettendosi però a capo di milizie al di fuori dei propri feudi. Dopo diverse vendite Bomba passò sotto la giurisdizione di Giovan Battista Marino che la lasciò in eredità a suo figlio Vincenzo nel 1631. Questi morì senza eredi nel 1674 e il feudo di Bomba tornò in parte alla Regia Corte e in parte finì ai Domenicani della Minerva di Roma. In seguito esso fu acquistato dal cardinale Carlo Pio di Sabaudia che, essendo ecclesiastico e non potendoselo intestare, lo fece acquistare per conto suo da un certo Giuseppe Caravita. Alla morte di questi Bomba passo, per successione, al figlio Nicola Caravita. Morto anche il Cardinale Carlo Pio, il feudo fu rimesso in vendita e fu acquistato nel 1699 dal marchese Tommaso Adimari. In questo periodo Bomba contava circa 300 persone, la metà degli abitanti di due secoli prima. Gli Adimari tennero il feudo fino all’estinzione della loro famiglia che coincise quasi con l’applicazione della legge eversiva dei feudi. Nel 1806, infatti, entrò in vigore la legge che aboliva i rapporti feudali e consentiva a tutti i contadini di riscattare le terre coltivate. Da questo momento inizia l’autonomo cammino del Comune che, tra difficoltà ed errori procede alla ripartizione delle terre, alla loro assegnazione, alla costruzione di opere pubbliche (edifici, strade, acquedotti) che danno al paese quella struttura che vediamo attualmente. Il Novecento si apre con la realizzazione dell’impianto di illuminazione, del cementificio, della strada di collegamento alla stazione ferroviaria, delle arcate di rinforzo alla Ripa e continua, nella seconda metà del secolo, con la costruzione della diga e della prima cantina-oleificio sociale d’Abruzzo per arrivare, ai giorni nostri, alla creazione della Casa Albergo per anziani, dell’Antiquarium, del Museo Etnografico e all’opera di valorizzazione turistica del lago attraverso una serie di impianti e strutture.

DA VISITARE

Passeggiando nel borgo antico di Bomba si può ammirare la Chiesa di santa Maria del Popolo, edificata nel XII secolo e completamente ricostruita nel XVIII secolo, che conserva al suo interno preziose opere d’arte del 1700 e numerosi stucchi; il Museo Etnografico di Bomba, sorto nel 1990 per ospitare tutto ciò che racconta la vita quotidiana a Bomba dalla sua fondazione ad oggi. A circa 2 chilometri si trova il lago di Bomba, lo si raggiunge scendendo lungo la strada che porta anche all’ingresso della superstrada. Nell’ultimo tratto in forte discesa si ha una visione molto suggestiva del lago, sembra quasi che ci si stia planando sopra. Il bacino non è profondissimo soprattutto in prossimità dell’immissario che entra nel lago in corrispondenza di Villa S.Maria, le sue acque sono comunque di ottima qualità e formano un habitat ideale per moltissime specie di pesci.

TRADIZIONE E CURIOSITA’

 

A proposito del nome, secondo alcuni Bomba avrebbe dato origine alla celebre espressione “Torniamo a Bomba”, che starebbe a significare “riprendiamo il discorso dal punto in cui era stato interrotto”: tale espressione sarebbe stata utilizzata, per la prima volta, in un passo di una discussione parlamentare di Silvio Spaventa, che, più volte interrotto dai colleghi, nel momento in cui si stava riferendo al suo paese natale, l’avrebbe pronunciata con viva esclamazione.

Prev PostFilettino (FR) 17 Agosto 2025
Next PostRocca Pia (AQ) 19 Agosto 2025
fratarcangeli.matteo@gmail.com Email
3475171886 Contatti
Ripi (FR) - Italy Sede
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept All”, you consent to the use of ALL the cookies. However, you may visit "Cookie Settings" to provide a controlled consent.
Cookie SettingsAccetta tutto
Manage consent

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA