Giorno 17 – Erto e Casso (PN) 15 Luglio 2023

Parlare del Vajont sul Vajont è stata un’esperienza unica, travolgente, inquietante, profonda, emozionante. Il pomeriggio l’ho passato insieme ai miei amici ciociari – che si sono fatti 700km per venirmi a trovare a Erto e Casso – sulla Diga del Vajont e sul bacino del Vajont. Abbiamo ammirato la maestosità dell’evento, le gole, le insenature, il masso di roccia che è caduto nel bacino del Vajont, la ferita sulla montagna a forma di M ancora presente dopo 60 anni. 

La serata è stata veramente intensa sia perché performavo proprio sul luogo dell’evento sia perché una sopravvissuta al disastro è venuta a vedere la mia Performance. E come coinvolgere, far emozionare coloro che hanno vissuto quelle emozioni? Questa era la domanda che mi facevo mentre parlavo, ero in lotta con me stesso e cercavo di trovare la chiave giusta. Ad un certo punto lei dice: che lavoro fai? Dove ti sei documentato? Gelo. Subito dopo continua: quello che dici è giusto, non riesco a tirar fuori l’emozioni del vissuto e mai riuscirò perché la memoria ha cancellato il ricordo. Da ammirare ragazzi come te che si mettono in gioco e cercano, non di raccontare il Vajont, ma di far vivere l’emozione Vajont. 

Lì mi sono sciolto, ho capito che il taglio che avevo dato alla Performance stava funzionando, stava dando quell’emozione giusta. A fine Performance il delegato alla cultura mi ha proposto di ritornare e rifarla a ridosso del 9 Ottobre.